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LA CENTRALE DEL CAVATICCIO TORNERA' A PRODURRE ENERGIA

E' arrivato il momento cruciale del cantiere: martedì 14 marzo l'estrazione della turbina e il suo trasferimento fuori Bologna

14.03.2023

Comunicato congiunto Comune di Bologna-Consorzio Canale Reno

Il 14 febbraio sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria della centrale idroelettrica del Cavaticcio, posta nel sottosuolo di Largo Caduti del Lavoro, grazie ai quali, entro ottobre 2023 riprenderà a funzionare e consentirà di produrre energia pulita per la città sfruttando il salto di 15 metri del canale Cavaticcio.

Questo intervento è promosso, finanziato e attuato dal Consorzio Canale Reno, attraverso la sua società di gestione G.a.c.r.e.s. S.r.l., il quale, una volta acquisita da Hera la gestione e la proprietà  dell’impianto idroelettrico nel 2018, ha potuto analizzare tutte le problematiche.

I problemi che riguardano l’impianto e che hanno portato alla scelta di un’attività di revamping sono legati a cause ambientali e tecniche. La portata nominale di rendimento massimo prevista quando la centrale fu costruita non può più considerarsi attuale, sia in ragione di mutate condizioni climatiche, sia per le subentrate esigenze di rispetto del DMV (Deflusso Minimo Vitale dal Fiume Reno dal quale il canale Reno deriva, non presente ai tempi della progettazione) che gravano sulle regole di derivazione dal corso d’acqua.

Oltre a far fronte alle problematiche legate alla disponibilità di risorsa idrica, si è colta l’occasione per risolvere alcuni problemi tecnici e per ammodernare il sistema di gestione hardware e software basato su tecnologia obsoleta e il sistema di controllo, automazione e monitoraggio degli organi di regolazione, nell’ottica di ottimizzare sia la produzione energetica che la gestione del reticolo idraulico cittadino.

Finita la prima fase di progettazione esecutiva, iniziata il 5 settembre 2022, e quella successiva di cantierizzazione, oggi è giunto il momento cruciale dei lavori in cui il corpo della turbina dal peso di decine di tonnellate verrà smontato ed estratto dal sottosuolo, grazie all’intervento di un’imponente autogru, per la quale nelle scorse settimane sono stati predisposti appositi basamenti ed appoggi. Una volta estratta, la turbina nei prossimi giorni verrà trasportata con un mezzo speciale fuori città, nell’officina in cui verrà revisionata. Per i successivi quattro mesi il cantiere resterà in condizioni di quasi inattività, mentre il rientro della turbina revisionata e la sua reinstallazione sono previsti per luglio. Seguiranno poi le attività di collegamento dei sistemi di controllo ed automazione, fino a giungere alle prove finali ed al collaudo. Il termine delle attività è fissato da cronoprogramma per il 17 ottobre 2023.

Questo intervento si pone in linea con gli obiettivi del “Climate City Contract”, recentemente lanciato dall’amministrazione comunale nell’ambito della Missione UE“ 100 città a impatto climatico zero entro il 2030”, e che ha visto Bologna tra le città selezionate dalla Commissione Europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, venti anni prima rispetto agli obiettivi UE. Inoltre, grazie a quest’attività di revamping, e non di sostituzione integrale degli impianti, l’intervento si svolge in un’ottica di sostenibilità, in quanto non sono stati generati rifiuti da smaltire.

 


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